Monografie

La formazione giovanile di Pietro Piffetti

La formazione giovanile di Pietro Piffetti
Regio Ebanista alla corte dei Savoia
di
Claudio Cagliero

Pietro Piffetti (Torino, 1701-ivi, 1777) è annoverato tra i più grandi ebanisti di tutti i tempi. Un vero mistero circonda i primi trent’anni della sua vita: autentico fuoriclasse dell’intarsio, sembra infatti emergere dal nulla nel 1730, a Roma, quando viene richiamato in patria da Carlo Emanuele III per ricoprire la carica di Ebanista di Sua Maestà.
Questo volume indaga sul suo apprendistato e sui suoi esordi professionali, ponendo particolare attenzione al soggiorno di perfezionamento che il piemontese ha svolto nella città capitolina, polo di attrazione per gli artisti di tutta Europa. Partendo dalla riscoperta di un documento finora ignorato, è stato finalmente possibile identificare il maestro che nella Città Eterna ha accompagnato il giovane talento nel suo percorso di crescita artistica. Si tratta di un personaggio di cui finora erano state reperite ben poche notizie: questo studio ha invece permesso di tracciarne una prima biografia e di riunire un corpus di arredi riconducibili alla mano di un intarsiatore che deve ottenere il riconoscimento che merita nel panorama ebanistico internazionale. La vicinanza al mondo degli incisori e degli stampatori nell’orbita di un parente stretto di questo grande maestro – una figura di primissimo piano nella grafica del Settecento – apre nuovi spiragli di ricerca riguardo l’origine della vasta cultura di Piffetti in questo campo. Non mancano le riflessioni sul ruolo di Juvarra e Prinotto nella formazione del Regio Ebanista.
Il volume ha un prezzo di copertina di € 35.

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    Un altare di Luigi Prinotto commissionato da Filippo Juvarra: un’ipotesi attributiva per un arredo intarsiato nelle Valli di Lanzo